Prendere un reparto con una bassissima casistica e portarlo e numeri da grande ospedale del centro nord. E’ l’exploit del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Cosenza che fa registrare una netta inversione di tendenza. All’Annunziata in passato si eseguivano pochi interventi di chirurgia ginecologica, ancora meno per le patologie oncologiche.
Nel 2016, con lo sblocco delle assunzioni, il direttore generale Achille Gentile bandisce il concorso per il posto di primario e lo vince il dottor Michele Morelli, cosentino di Rende, specializzazione a Germaneto con il professore Fulvio Zullo. Morelli arriva a Cosenza dopo migliaia di interventi eseguiti presso la Fondazione Campanella e, dopo la chiusura, al Pugliese Ciaccio.
I due anni e mezzo e cambia il volto del reparto; porta gli interventi maggiori, quindi per tumori, da poche decine a 123, collocando il reparto negli standard nazionali.
Ciò che cambia è anche l’organizzazione interna e la presa in carico delle pazienti. “Noi ci prendiamo carico e cura delle pazienti dal loro ingresso, dal sospetto diagnostico alla diagnosi; fino al trattamento chirurgico”, afferma. “Trattiamo i tumori ovarici avanzati i tumori del collo dell’utero del collo dell’utero della vulva della vagina come trattamento di chirurgia di primo o di secondo approccio. Dopodiché ci prendiamo carico e cura delle pazienti nel proseguo delle terapie post chirurgiche. Una volta che si è ottenuta la diagnosi, e la stadiazione chirurgica completa della paziente, viene eseguita nel percorso terapeutico e di controllo o di follow-up successivo, in aderenza i migliori protocolli e alle linee guida internazionali.”
La paziente non deve preoccuparsi di prenotare indagini radiologiche non deve preoccuparsi di eseguire delle consulenze perché è tutto quanto viene affidato è a carico del reparto.
Il primo approccio introdotto da Morelli e la multidisciplinarietà. Avendo a disposizione chirurgia strumentazione innovativa. “Riusciamo ad eseguire l’esame del linfonodo sentinella sul cancro dell’endometrio, sul cancro del collo dell’utero, riusciamo ad eseguire interventi oncologici completamente in laparoscopia e in piena sicurezza, con le sale operatorie ad alta definizione e arriviamo anche a eseguire interventi di chirurgia oncologica Maggiore sul cancro ovarico avanzato, quindi fino al the balking ottimale sul diaframma, sul tripode celiaco.” In questi casi arriva il supporto dello staff della chirurgia Epato-bilio-pacreatica guidata dal dottore Sebastiano Vaccarise, altra eccellenza della chirurgia dell’ospedale di Cosenza.
“Abbiamo operato 260 donne calabresi e dobbiamo dire – precisa Morelli – anche che abbiamo avuto dei casi di pazienti che sono venute da altre regioni ad operarsi qui a Cosenza. Siamo arrivati ad eseguire circa 2000 interventi diagnostici operativi. Abbiamo eseguito oltre 500 interventi maggiori per chirurgia ginecologica benigna cioè isterectomie.”
Ma ci sono i presupposti per far crescere ancora di più il reparto? “Io sono arrivato ad operare 120 tumori in un anno, c’è il desiderio di crescere e di offrire servizi sempre migliori ai pazienti che vengono da me. Per fare questo ovviamente ho bisogno di aiuti giovani, validi che motivano gli aiuti già in servizio. Ho bisogno di spazi e tempistiche di operatività maggiori in funzione della crescita.”
Il prof . Morelli e la sua equipe mi hanno salvato la vita
Operata di k ovarico , a distanza di quasi un anno sto benissimo.
Spero che vada sempre così !
Grazie!
Eccellente equipe medica
Rosanna Rovito
Ad anno esatto dalla diagnosi e dall’operazione di K ovarico operato dal prof Morelli , posso dire di godere di ottima salute.
Ho trovato l’eccellenza e la professionalità nella figura del Prof Morelli e del suo staf .
Non finirò mai di ringraziarlo per avermi salvata e dato speranza nel domani .
Grazie
Rosanna Rovito