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La scheda: I Lea questi sconosciuti.

Il mantenimento nell’erogazione dei LEA, avviene attraverso l’utilizzo di un definito set di indicatori (33 nel 2017) ripartiti tra l’attività di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro, l’assistenza distrettuale e l’assistenza ospedaliera, raccolti in una griglia (cd. Griglia LEA) che consente di conoscere e cogliere nell’insieme le diversità ed il disomogeneo livello di erogazione dei livelli di assistenza. La selezione degli indicatori riflette da un lato la ripartizione delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) tra i livelli di assistenza e dall’altra le maggiori indicazioni politico-programmatorie.

La prima cosa da sapere che i dati utilizzati per monitorare i Lea vengono invitati dal Dipartimento Salute della Regione che a sua volta li riceve dalle aziende sanitarie ed ospedaliere. La genuinità dei dati condiziona enormemente la valutazione finale. Senza un adeguato ed efficiente sistema informatico, il lavoro fatto da medici ed operatori sanitari può sfuggire alla misurazione e valutazione.

A verificare gli adempimenti è Comitato Lea che partecipa ai Tavoli di monitoraggio e verifica congiunto dei ministeri dell’Economia e della Salute. Solo dal 2008 il tavolo è allargato anche i dirigenti dell’Economia (presieduto). Al Comitato è affidato il compito di “monitorare l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, al fine di promuovere e garantire l’effettiva erogazione e l’uniformità sul territorio”.

Nel 2017, il 12 gennaio, un decreto del presidente del consiglio dei ministro ministeriale ha modificato le prestazioni garantite con i Lea rispetto al 2016, introducendo nuovi  set di cure nel settore della prevenzione e dell’assistenza.

Ogni indicatore ha un peso di riferimento e in fase di valutazione si assegnano dei punteggi rispetto al livello raggiunto dalla regione nei confronti di standard nazionali. La somma di questi punteggi deve raggiungere il minimo accettabile di 160 punti e Calabria è sempre stato al di sotto della soglia minima.

 

Cosa misurano i Lea

IL monitoraggio avviene su 33 indicatori di queste aree:

a) sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettivee parassitarie, inclusi i programmi vaccinali;

b) tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti  e confinati;

c) sorveglianza, prevenzione e tutela della  salute  e  sicurezza sui luoghi di lavoro;

d) salute animale e igiene urbana veterinaria;

e) sicurezza alimentare – tutela della salute dei consumatori;

f) sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi lapromozione di stili di  vita  sani  ed  i  programmi  organizzati  di screening; sorveglianza e prevenzione nutrizionale;

g) attivita’ medico legali per finalita’ pubbliche.

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